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Dienstag, 03 März 2020 13:29

Epistolario. Supplemento

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EUSTACHIO MONTEMURRO, Epistolario. Supplemento,
A. Marranzini - D. Trianni (curr.), Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore, Roma 1989, 105 pp.

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L’Epistolario Supplemento raccoglie altre lettere che le Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore, dopo la pubblicazione dei due volumi dell’Epistolario di Montemurro, rinvennero riordinando il loro archivio storico, rimasto chiuso per il sisma del 23 novembre 1980. Esso contiene 31 lettere indirizzate dal Montemurro sr Maria D’Ippolito, che fu generale delle Figlie del Sacro Costato dal dicembre 1911 al 1929, due lettere dirette a mons. Augusto Silj, poi cardinale, e una cartolina postale inviata a suo cugino dott. Francesco Minervini.

Il pregio di queste lettere sta nel loro contenuto spirituale. In esse traspare la paternità spirituale di Montemurro il quale, dopo aver fondato l’Istituto, ne delinea lo spirito, offre i criteri per discernere l’ idoneità di quante chiedono l’ammissione e le stimola alla perseveranza.
Alle sue Figlie egli propone l’ideale di amare il Cuore di Gesù e offrirgli riparazione per le offese inflittegli, specie dalle anime consacrate. Le esorta ad essere pronte e generose nelle fatiche apostoliche e forti nelle prove; umili nel ricorso a Dio per affrontarle e superarle; vigili nell’uso dei mezzi per conseguire il fine della propria vocazione.
Traccia, quindi, per loro il cammino verso la santità, dà consigli a chi è preposta al governo della Congregazione e sottolinea che la conservazione e lo sviluppo di essa poggia «sul fondamento dell’umiltà», ha «per copertura la povertà» ed è tenuta compatta «dal cemento della carità».
Le lettere, riportate in Appendice, offrono dati preziosi sul suo apostolato a Pompei e sugli ultimi giorni della sua vita e contribuiscono a meglio delineare alcuni aspetti della storia delle Figlie del Sacro Costato.
Le due lettere a mons. Silj trattano della proposta fatta a P. Montemurro di assumere con d. Saverio Valerio la cura della parrocchia del SS. Salvatore di Pompei.